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Trento, 13 febbraio 2005
L’EUROPA SULLO SMOG: TOLLERANZA ZERO
Lettera di Aldo Pompermaier, consigliere comunale dei Verdi
pubblicata sul Trentino di domenica 13 febbraio 2005

In riferimento all’articolo di giovedì 10 febbraio «peggio lo stop dell’economia che le polveri» mi sembra doveroso puntualizzare che mentre il presidente Dellai bacchetta la nostra rappresentante di giunta Iva Berasi, la Ue bacchetta l’Italia.

Barbara Helfferich, la portavoce del commissario Ue per l’ambiente, non ha nascosto le preoccupazioni dell’esecutivo Ue, che intende essere intransigente sul rispetto delle soglie sancite dalla direttiva Ue: «La commissione – ha detto – ha scelto la strada della tolleranza zero contro i paesi inquinanti, sopratutto nel caso delle polveri sottili e abbiamo l’intenzione e l’obbligo di garantire il rispetto di questi limiti».

Con ciò Verdi, ambientalisti, bambine e bambini, anziani e cittadini sensibili a queste problematiche non vogliono frenare l’economia. Vogliamo che il problema polveri sottili sia governato, vogliamo che siano intensificati i punti di rilevamento degli inquinanti e che i risultati giornalmente, come le previsioni atmosferiche siano resi noti sui principali quotidiani. L’artigiano, piuttosto che il rappresentante di commercio è disposto a sostenere le misure adottate dagli enti preposti quando si rende conto della gravità del problema smog e polveri. Sono le istituzioni che debbono aiutare coloro che si trovano in difficoltà a cambiare i mezzi Euro 0-1.

Mettendo a bilancio nei prossimi tre anni 4-5 milioni di euro quanti furgoni potrebbero essere sostituiti, quante autovetture con un “premio trentino di rottamazione” potrebbero essere incentivate ad essere sostituite? Ci lamentiamo a Trento delle limitazioni adottate, cosa dovrebbero dire a Firenze che oltre al blocco (3 giorni) degli euro 0-1 hanno deciso di aggiungere 2 giornate di targhe alterne?

Ha ragione Dellai, occorre impostare una strategia per contenere se non migliorare l’inquinamento attuale, ma anche dalla politica serve una mano rigida, non solo quando si tratta di collocare a Trento l’inceneritore.

       Aldo Pompermaier, presidente dei Verdi del Trentino

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